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editoriale

DEF 2020 e le misure in ambito sanitario

di Annalisa Silvestro

Il DEF ovvero il Documento di Economia e Finanza 2020 è stato predisposto in vigenza degli sciami epidemiologici, di una prospettiva di difficile, seppur inevitabile, coabitazione con il Covid19 e di una situazione economico finanziaria altamente critica e preoccupante. Il documento è complesso e corposo; consta di ben 146 pagine suddivise in 5 Capitoli e arricchite di 25 Tavole, 12 Figure, 15 Box e 14 Focus. Una interessante guida alla lettura del documento può essere rinvenuta nella sua “Premessa” in cui si indicano sinteticamente quelli che saranno gli argomenti e le tematiche trattate con un richiamo all’anno pregresso, alla situazione attuale e alle prospettive di breve periodo; ossia: il quadro economico complessivo, l’indebitamento, le azioni intraprese nel corso del 2019, i primi provvedimenti adottati nel 2020 e gli interventi adottati nel 2020.

Ritornando specificamente al comparto sanitario che ovviamente si interrela strettamente con l’andamento generale del sistema socio economico e finanziario non solo del nostro Paese, evidenzio che nell’ambito del 1° capitolo “Evoluzione della pandemia e interventi adottati” viene richiamato il decreto Cura Italia attraverso il quale sono state potenziate le risorse per il sistema sanitario al fine di garantire personale e strumenti e mezzi per assistere i soggetti colpiti dall’invenzione e per la prevenzione, mitigazione e contenimento dell’epidemia.

Nel sotto capitolo 1.4 del capitolo 1 titolato “Misure urgenti di rilancio economico” vengono indicati fra gli ambiti principali su cui intervenire quello della “Salute e sicurezza” in cui si prevedono maggiori risorse per il sistema sanitario e per la protezione civile e quello del “Lavoro e inclusione”, in cui fra l’altro si prevede il rafforzamento delle misure di vigilanza e di controllo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Un ulteriore richiamo alle tematiche con specifico impatto sanitario si ha nel capitolo 5 del DEF titolato “Il patto per la salute e i tetti per la spesa farmaceutica”.

In quest’ultimo capitolo si richiamano situazioni già note, ossia che la spesa per la sanità è soggetta a quanto contenuto nel Patto per la salute e che a fronte del finanziamento statale al SSN, le Regioni devono assicurare l’equilibrio nel settore sanitario.

Viene confermato il livello di finanziamento del SSN stabilito nella Legge di Bilancio 2019 per il triennio 2019/2021 rispettivamente di 114.474, 116.474 e 117.974 milioni di euro. Viene infine evidenziato che con la Legge di bilancio 2020 il finanziamento è stato ulteriormente incrementato di 185 milioni per il 2020 e 554 milioni per il 2021 anche per ristorare le Regioni delle mancate entrate a seguito dell’abolizione del super ticket sulle ricette per le prestazioni di assistenza specialistica.

Questa parte dell’ultimo capitolo del DEF termina con questa frase: Il ministero della Salute ha attivato dei Tavoli di confronto tra i rappresentanti delle amministrazioni, centrali e delle Regioni per lo sviluppo di alcune tematiche indicate nel Patto, che necessitano di ulteriori approfondimenti.

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