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cinema e spettacolo

Cinema health for all, le storie di salute dell'Oms

di Monica Vaccaretti

Si svolgerà a Ginevra il 6 giugno la cerimonia di premiazione della quarta edizione del festival del cinema Film4Salute, la rassegna cinematografica organizzata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere la salute. Al concorso “WHO Health for all Film Festival” (HAFF) hanno partecipato 800 registi provenienti da 106 paesi con cortometraggi che hanno presentato diverse tematiche di attualità, dagli impatti del cambiamento climatico alla salute mentale giovanile sino alla convivenza con Covid-19.

Quarta edizione di The Health for All Film Festival

Il trofeo dell'Health for all Film Festival (WHO)

Lo scopo del progetto è quello di creare un movimento globale per la promozione e l'educazione della salute attraverso i film, indipendentemente dall'approccio artistico utilizzato.

I sostenitori istituzionali del Festival Oms sono il Festival internazionale del film d'animazione di Annecy, la Bbc Global News, la Drug for Neglected Diseases initiative (DNDI, Iniziativa sui farmaci per le malattie trascurate), il Dutch Global Health Film Festival, il festival olandese del film sulla salute globale.

Sono promotori anche l'ospedale universitario di Ginevra, la Confederazione Internazionale delle Ostetriche (ICM), il Consiglio Internazionale degli infermieri (ICN), l'organizzazione senza scopo di lucro Med, la partnership globale NCD Alliance.

Hanno sostenuto l'Oms anche “Same you for brain injury recovery”, la fondazione tedesca “Gesunde Erde Gesunde Menschen”, il Partenariato per la copertura sanitaria universale nonché la Federazione mondiale dei giornalisti scientifici (WFSJ).

La giuria - che valuterà i 93 film arrivati alla fase finale del concorso dopo una preselezione ufficiale di 250 opere - è composta, oltre che da personale Oms, anche da prestigiosi artisti, quali professionisti dell'industria cinematografica, dello spettacolo artistico e dell'attivismo umanitario.

I film saranno valutati dagli attori Sharon Stone e Alfonso Herrera, dal musicista indiano Ricky Keja, dalla coreografa del Ruanda Sherrie Silver e dall'attivista per il clima Sophia Kianni. Gli esperti senior dell'Oms sono Melissa Fleming, Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per le comunicazioni globali, il sudafricano dr. Tlaleng Mofokeng, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla salute, e Adelle Onyango, personalità dei media e podcaster del Kenya.

Dal 2020, anno della prima edizione, l'Oms ha ricevuto oltre 4300 film da 110 paesi. È un'iniziativa artistica che sta riscuotendo un largo consenso e una ampia diffusione. Dimostra che la salute può essere testimoniata non solo dai professionisti che se ne occupano e dalle istituzioni sanitarie ma anche dall'arte, un campo che seppur diverso da quello scientifico non è meno indicato a comunicare e a diffondere tematiche legate al benessere psicofisico.

Il concetto universale di salute può essere ampiamente espresso dal linguaggio artistico, altrettanto universale, e in ogni sua forma espressiva. La potenza dell'arte sta infatti nel raggiungere le persone attraverso la forza emozionale delle immagini, talvolta anche in silenzio, senza parole, o soltanto con una musica di sottofondo. Messaggi anche brevi, veicolati in questa modalità visiva, coinvolgono più del miglior testo.

Questo festival ha successo perché è un’iniziativa che trascende i confini politici, geografici e culturali condividendo storie di lotta e di coraggio. Ci fa vedere quanto siamo tutti humans for humans.

Occorre ascoltare le voci delle persone che ci giungono da lontano, amplificandole e condividere le intuizioni di coloro che, magistralmente e con competenza, affrontano i problemi di salute attraverso il cinema. Anche se siamo già ampiamente bombardati da innumerevoli immagini attraverso i mass media, abbiamo bisogno di video stimolanti e comprensibili per capire l'interconnessione profonda tra le persone e tra salute umana e la salute del pianeta e degli animali.

Anziché i soliti film proposti dal palinsesto televisivo, propongo ogni tanto una serata Oms movie. Una serie di film di circa 10 minuti ciascuno, tutti insieme per una full immersion nel mondo salute, o pochi alla volta, di storia in storia, per gustarli meglio. Farli sedimentare, perché trovino il tempo giusto per una buona riflessione è forse il modo migliore di guardarli.

È affascinante ed istruttivo calarsi nella salute intrisa di cultura diversa. Le voci straniere, nella loro lingua originale, rendono la narrazione ancora più intensa. Sembra di essere dentro il cortometraggio, come capita con i film da oscar.

Sono curiosa di attendere il verdetto della giuria a Ginevra. Come si fa abitualmente per il Festival internazionale del cinema di Cannes e la Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nell'edizione del Cinema OMS 2022 fu premiato anche un film d'animazione italo-spagnolo nella sezione Riabilitazione. E fu presentato “Lampi”, regia di Paolo Santamaria, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salute del cervello. Buona visione, io ho già iniziato.

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