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Nursing Up: attivare bandi mobilità per infermieri pendolari

di Redazione

Abbiamo lottato duramente per vedere inserita questa possibilità nell'ultimo contratto. Ora è necessario che le aziende sanitarie collaborino. Così Antonio De Palma, presidente del sindacato di categoria Nursing Up. Il riferimento è al dramma degli operatori sanitari pendolari. Anche 150 km al giorno in auto o in treno. In tanti aspettano i bandi di mobilità previsti dal nuovo contratto per riavvicinarsi ai propri nuclei familiari.

Infermieri pendolari, De Palma: aziende attivino bandi di mobilità

Antonio De Palma, presidente Nursing Up

Nell'ambito della stessa regione, da provincia a provincia, possono essere costretti a sobbarcarsi anche 150 chilometri al giorno di viaggio, in auto oppure nella migliore delle ipotesi in treno o autobus, in quest'ultimo caso per evitare pesanti spese di benzina.

L'alternativa, per evitare massacranti viaggi quotidiani, sarebbe quella di stare lontani da casa, prendendo in affitto magari una camera: neanche a pensarci! I costi sarebbero esorbitanti.

E allora le spese del loro viaggio, che certamente nessuno gli rimborsa a fine mese, pesano maledettamente su quei 1460 euro netti base, esclusi di premialità, che il nostro Sistema Sanitario "osa definire" retribuzione. Parliamo dei nostri infermieri pendolari e di tutti gli altri professionisti della sanità che, ogni giorno, si sobbarcano, spesso alzandosi anche alle 4 del mattino, ore di viaggio per raggiungere l'ospedale dove prestano servizio.

Così in una nota Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up. Il nostro appello è doveroso: le Aziende sanitarie italiane, da Nord a Sud, aprano i bandi per la mobilità previsti dal nuovo contratto, e mettano a disposizione tutti i posti che hanno disponibili per i trasferimenti, in modo che centinaia di infermieri possano riavvicinarsi ai propri nuclei familiari.

Abbiamo lottato duramente, per vedere inserita questa possibilità nell'ultimo contratto. Ora - continua De Palma - è necessario che le aziende sanitarie collaborino, e noi non smetteremo di sensibilizzarle, in maniera da risolvere il maggior numero possibile di queste difficili situazioni. Un professionista che si riavvicina a casa, che può evitare di vivere lo stress di lunghi spostamenti quotidiani, un professionista che si può permettere di risparmiare qualche centinaia di euro per aiutare meglio la propria famiglia ad arrivare a fine mese, sarà alla fine un operatore la cui serenità gioverà non poco all'intero sistema sanitario, per il bene dei pazienti e la tutela della loro salute, conclude.

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