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Mobilità infermieri, Asl Latina smentisce che venga negata

di Redazione Roma

Con una lettera aperta, i 290 infermieri idonei nella graduatoria del concorso di mobilità indetto dall’Azienda lamentavano l’impossibilità di esercitare la professione nelle Asl della zona di origine. Parole infondate, seppur la mobilità deve considerare sia necessità sia autorizzazioni aziendali, replica la struttura.

La replica di Asl Latina sull'avviso di mobilità infermieri

Risulta infondata l’affermazione secondo cui non viene concessa la mobilità al personale infermieristico. Fermo restando che la mobilità deve considerare tanto i bisogni dell’Azienda quanto le relative autorizzazioni. Parole che Assunta Lombardi, Direttore UOC Sviluppo Organizzativo e del Patrimonio Professionale Asl Latina, rivolge a Nurse24.it in risposta alla richiesta di chiarimenti – attraverso una lettera pubblica – dei 290 infermieri idonei in graduatoria, non ancora assunti, dopo aver partecipato all’avviso di mobilità volontaria per 50 posti indetto dalla medesima Azienda sanitaria.

Se non attraverso un concorso di mobilità vinto, come può un infermiere già di ruolo presso un Azienda sanitaria trasferirsi in un’altra Asl?. Questo l’interrogativo dei professionisti sanitari che, impiegati in differenti Asl e Ao del nord Italia, partecipando all’avviso auspicavano di poter finalmente esercitare la professione infermieristica nell’Azienda sanitaria della propria zona d’origine. Considerandola sia un’occasione di riavvicinamento alla famiglia, sia per offrire al meglio le proprie energie umane e professionali all’Azienda materna.

Un’opportunità che sembrava essere loro negata poiché la Asl di Latina – stando a quanto riportato nella lettera – avrebbe continuato a saturare le mancanze di personale infermieristico sia stabilizzando personale precario sia assumendo infermieri di ruolo dalla graduatoria dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Dettagliando: L’Azienda sanitaria di Latina ha provveduto ad assumere 70 infermieri piuttosto che 50 (come da bando) stante la disponibilità comunicata dalla Regione Lazio. In seguito a questa tranche di assunzioni dei vincitori, l’Asl Latina ha accantonato la restante fetta di graduatoria, lasciandola nel dimenticatoio ed ha provveduto a pubblicare un avviso al personale interno per la stabilizzazione di precari ai sensi della Legge Madia e, come se non bastasse, ad assumere 50 infermieri a tempo indeterminato mediante l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico dell’Aou Sant’Andrea di Roma.

Parole, queste, smentite dall’Asl di Latina per voce di Assunta Lombardi, che – per circoscrivere meglio – fa una premessa: Con delibera aziendale n. 1039 del 10/09/20 questa Asl ha indetto un “Avviso di mobilità nazionale, tra aziende ed enti del Ssn, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di numero 50 collaboratori professionali sanitari infermieri categoria D presso l’Asl di Latina; approvazione graduatoria e assunzione a tempo indeterminato”.

Dunque, Lombardi precisa: Successivamente il numero dei posti a disposizione è stato ampliato a 70, stante la disponibilità comunicata dalla Regione Lazio/Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria, acquisita al protocollo aziendale n. 7964 del 27/02/2019. All’avviso hanno risposto in totale 367 candidati.

Non più cinquanta ma settanta posti disponibili, appunto. Ma quale è la situazione, allo stato attuale? A seguito della valutazione dei curriculum vitae e di un colloquio teso a valutare la professionalità del personale che ha prodotto domanda di mobilità, la Commissione ha proceduto a formare una graduatoria dalla quale sono state già assunte 63 unità – è la replica di Lombardi – mentre è in corso l'assunzione dei restanti 7 professionisti in attesa di acquisire il nulla osta da parte della Amministrazioni di appartenenza.

Giornalista
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