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Operatori Socio Sanitari

MIGEP e SHC annunciano gli Stati generali degli OSS

di Redazione

Comprendere le necessità della categoria, sviluppare temi di approfondimento su varie tematiche, capire quanti sono e dove operano i vari Oss e coinvolgerli direttamente nello sviluppo della professione. Questo l'obiettivo degli "Stati generali della professione dell'Operatore socio sanitario" annunciati dalla Federazione Nazionale MIGEP e dal Sindacato SHC OSS. L'intento, spiegano Migep e SHC, è quello di approdare ad una piattaforma condivisa che ridisegni la professione dell'Oss, anche attraverso la modifica delle norme primarie e dei percorsi formativi. Presentata anche la proposta di legge per l'istituzione di una nuova figura: l'Assistente alla Salute.

Oss e futuro, dall’innovazione al cambiamento

Si è costituita e parte ufficialmente la consultazione degli Oss in Italia promossa dalla Federazione Nazionale MIGEP e dal Sindacato SHC OSS

La Federazione delle Professioni sanitarie e socio sanitarie Migep e il Sindacato SHC hanno proclamato i primi Stati Generali della Professione Oss nella valutazione, pianificazione, conduzione, analisi e reporting della professione, sull’importanza di un servizio sanitario pubblico, privato, e territorio, finalizzati a rendere gli Oss attori.

È stata avviata una fase di ascolto tra gli operatori socio sanitari - spiegano Migep e SHC in una nota - attraverso consultazioni trasparenti, assemblee, mobilitazione, raccolte firme, con attività di monitoraggio e analisi, puntando i riflettori sull’importanza della figura dell’Oss.

Dal Forum di Arezzo Risk Management - continua il comunicato - dove è stato illustrato il programma per costruire una sanità a misura del cittadino, la categoria è stata chiamata a sviluppare, attuare e verificare un piano di cambiamento professionale efficace e sostenibile, secondo le migliori evidenze e in materia innovativa, attraverso progetti di modernizzazione e innovazione per consolidare il rilancio della professione Oss, attraverso suggerimenti, idee e valutazioni da parte dell’operatore socio sanitario con richieste di servizi socio sanitari efficienti e puntuali, con operatori sanitari professionalmente formati e preparati.

Si ritiene che debbano essere valorizzate non solo la figura dell’infermiere - spiegano Migep e SHC - ma anche quella dell’Oss, orientando le strategie per migliorare e rinforzare i sistemi assistenziali attraverso le linee del Pnrr e il CCNL di lavoro. Per questo motivo i due enti hanno deciso di assumersi la responsabilità attraverso processi condivisi con la base, con la ferma volontà di proporre modelli di formazione e di cura e di assistenza al servizio del cittadino poiché la sua attività lavorativa è orientata al soddisfacimento dei bisogni primari delle persone e a favorire il benessere e l’autonomia delle stesse.

Non solo. Il complesso scenario in cui versa il sistema salute richiede alle professioni sanitarie e sociali l'adeguamento delle competenze e la capacità di collaborare e cooperare su obiettivi e programmi assistenziali predefiniti e valutabili attraverso indicatori di processo e di risultato, spiegano ancora Migep e SHC, che hanno presentato al nuovo esecutivo la proposta per istituire la figura dell'Assistente per la salute, un percorso di studio che da la possibilità di ridurre la disoccupazione, e di risolvere la carenza di personale infermieristico, e di equilibrare le carenze delle RSA, eliminando l’abuso di professione da parte dell’Oss.

Investire nella formazione professionale delle risorse umane nel settore sanitario e sociosanitario è oggi una necessità sempre più evidente. Istruzione, formazione e lavoro, sono oggi legati tra loro, per cui diventa decisiva una sempre maggiore collaborazione fra le istituzioni, le aziende ospedaliere e le università, per una crescita che interessa soprattutto i giovani. Una nuova figura in ambito sanitario Assistente per la Salute che superi le criticità rilevate con l'attuale figura dell'OSS (estrema variabilità territoriale di competenze e formazione) se non attraverso una legislazione-quadro determinata a livello nazionale che ne dia uniformità, in quanto non tutti possono permettersi un percorso universitario.

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